La valutazione del rischio chimico rappresenta un elemento fondamentale della sicurezza sul lavoro, soprattutto in quei contesti dove l’utilizzo di sostanze chimiche è frequente. Il rischio chimico può essere definito come la probabilità che una sostanza tossica o infiammabile possa causare danni alla salute o alla sicurezza dei lavoratori. Per effettuare una corretta valutazione del rischio chimico, occorre innanzitutto identificare le sostanze utilizzate e analizzarne le proprietà fisiche e tossicologiche. Successivamente, bisogna individuare gli scenari di esposizione possibili, come ad esempio inalazione, contatto con la pelle o ingestione accidentale. Una volta individuati i fattori di rischio, si possono definire misure preventive volte a ridurre al minimo il pericolo per i lavoratori. Tra queste misure rientrano l’adozione di dispositivi di protezione individuale (DPI), la formazione del personale sull’utilizzo delle sostanze e l’applicazione di protocolli operativi specifici. È importante che ogni azienda adotti un sistema efficace di gestione del rischio chimico, al fine di salvaguardare la salute dei propri dipendenti e garantire il rispetto delle normative in materia. In questo senso, va sottolineato l’importante ruolo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) nella verifica dell’applicazione delle regole sulla sicurezza sul lavoro, compresa quella relativa alla valutazione del rischio chimico.